I
problemi psicologici sono più diffusi di quel che abitualmente
si crede. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità (OMS), circa un adulto su cinque nel corso di un anno
soffre di un disturbo mentale. Ma quando si può parlare di un
vero e proprio disturbo? Secondo le convenzioni internazionali
il disagio causato dal problema deve interferire in modo
significativo con il funzionamento psicosociale della persona,
in altre parole devono esservi difficoltà nelle attività della
vita quotidiana, nel lavoro o a scuola, oppure nei rapporti
interpersonali e familiari. Inoltre un problema psicologico
quasi sempre si accompagna a sofferenza emotiva. Va considerato
inoltre che i disturbi mentali determinano costi elevati sia di
tipo sociale che economico per le persone colpite e per le loro
famiglie. Naturalmente l’espressione individuale di un
disturbo mentale può essere molto variabile per intensità,
durata, sofferenza e grado di interferenza nel funzionamento
psicosociale.
I
problemi più diffusi rientrano in una delle seguenti categorie:
Cliccando
su una categoria è possibile leggere informazioni più
specifiche tratte dal manuale diagnostico dell’associazione
psichiatrica americana, dal materiale diffuso dall’OMS in
occasione della giornata mondiale della salute mentale e
dall’esperienza degli specialisti dell’IMIPSI.
Quali
cure esistono per i disturbi psicologici? Prima di rispondere
vale la pena fare una breve considerazione. Fin dai secoli
passati si è a lungo dibattuto sul dualismo mente-corpo e in
alcuni periodi hanno prevalso visioni “separatiste” in cui
si dividevano corpo e anima, salute fisica e salute mentale.
Ancora oggi l’influenza di questo modo di pensare è presente,
tuttavia sappiamo che non esiste una mente senza un cervello, e
che una persona va considerata nella sua totalità. Così di
fronte a un disturbo psicologico si può ricorrere a una cura
psicologica, la psicoterapia, ma può essere utile anche una
cura farmacologica. E i due tipi di terapia possono essere
considerati separatamente o in modo congiunto a seconda dei
casi.
Forse
la forma di psicoterapia più conosciuta è la psicoanalisi, ma
ne esistono altre che in molti casi risultano più indicate, e
tra queste occupa un posto importante la psicoterapia
cognitivo-comportamentale.
A
cura di
Federico
Colombo
Psicologo
Psicoterapeuta
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